Ursula von der Leyen al Women’s Forum Global Meeting 2020

Ursula von der Leyen al Women’s Forum Global Meeting 2020

Il 17-18 e 19 novembre si è svolto il Women’s Forum Global Meeting 2020 in edizione virtuale con il tema: BEYOND RECOVERY: DESIGNING AN INCLUSIVE WORLD.
Nel periodo di grande incertezza che stiamo attraversando, il Women’s Forum Global Meeting 2020, si propone di trasformare le sfide in opportunità ed esplorare nuovi orizzonti per reinventare un mondo realmente inclusivo, in cui i leader e i responsabili del cambiamento, in ogni parte del pianeta, sia donne che uomini, siano ispirati a ridefinire le norme e rimodellare la nuova mappa del mondo.
Di grande importanza è stato l’intervento al meeting della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
“Si lotta da tanto per raggiungere la parità di genere: molte donne lavorano più degli uomini, ma fa stare davvero male il fatto che nel 2020 si debba sentir parlare ancora di raggiungere la parità tra uomo e donna” ha dichiarato la Presidente.
Le donne hanno un rischio molto più elevato, rispetto agli uomini, di perdere il lavoro a causa della crisi pandemica in corso, perché molte di loro hanno un lavoro precario, oppure semplicemente perché devono prendersi cura dei propri figli a tempo pieno. L’Onu ha avvertito che “la pandemia potrebbe arretrare di decenni i diritti delle donne”. Ma non c’è niente di inevitabile in questo: questa crisi potrebbe anzi essere un’opportunità per ripensare i vecchi schemi e comportamenti e ripristinare tutto, facendo sensibili passi avanti verso una reale parità.
“Creiamo un mondo più sostenibile e vivibile! E sottolineiamo con sicurezza il ruolo importante che le donne giocano su questo percorso. Non perché le donne siano migliori degli uomini di per sé. Ma sono diverse. E le loro opinioni contano. Semplicemente perché si possono ottenere soluzioni più sostenibili per questo mondo se uomini e donne lavorano insieme sullo stesso livello.” sostiene la Presidente.


Il piano di ripresa NextGenerationEU, con cui l’Unione Europea ha stanziato 750 miliardi di euro, potrà realizzare una vera ripresa solo se le donne godranno delle stesse opportunità degli uomini. Oggi il 41% degli scienziati e degli ingegneri sono donne. Ma se si considerano i lavoratori della produzione high-tech, quattro su cinque sono uomini; c’è ancora molta strada da fare.
“Non esistono cose come “lavori per uomini” e “lavori per donne”. Alcuni dei migliori scienziati e ingegneri europei sono donne. La squadra italiana che ha recentemente scoperto l’acqua su Marte è guidata da una donna, Elena Pettinelli. Il premio Nobel per la chimica di quest’anno è andato a Emmanuelle Charpentier per la sua ricerca rivoluzionaria sul genoma.” afferma la presidente della Commissione Europea.
È inoltre necessario che le donne godano, nel mercato del lavoro, degli stessi diritti e opportunità nel mercato del lavoro, e ciò ancora non avviene.
“Quando sono stata eletta Presidente della Commissione europea, ho promesso che la mia Commissione sarebbe stata la prima in equilibrio di genere nella nostra storia. Abbiamo chiesto a ogni Paese europeo di presentare un uomo e una donna come candidati per ogni posto. Non è stato facile. Ma oggi come prima donna presidente della Commissione europea guido un team di 14 uomini e 13 donne. Tutto può cambiare, con un po’ di perseveranza.” conclude la Presidente.
Oggi il mondo è nel mezzo di una tempesta. Ma con la guida giusta, possiamo progettare una ripresa equa per tutti e un mondo più inclusivo.
È tempo di cambiare!

Let’s enrich with our differences. Let’s be supportive, courageous, generous and daring together (Chiara Corazza, Amministratore Delegato del Women’s Forum for the Economy & Society)